Pynchon, Malaparte, McLuhan e la dura legge del fixare i typo nei repo open source#

20 giugno 2024

Gamejam e typos#

Un po’ di tempo fa (febbraio) avevo partecipato alla Alakajam. Mi serviva un momento per vedere un po’ come funzionavano le cose con PyGame. Ne avevo approfittato per leggere un po’ di documentazione, fare qualche prova, etc. A metà jam mi sono scontrato con problemi di export e setup (che gioia). Strada facendo avevo accumulato un po’ di typos e cose da sistemare nella documentazione. Prima o poi li avrei committati.

Flashforward di 4 mesi. “Dai, forkiamo il repo e correggiamo questi typos”. Ovviamente non riesco a ritrovarli.

TL;DR: se vedi un typo commitalo subito. O almeno segnalo con un link al file.

Pynchon#

Ho finito Un lento apprendistato prima di poter scrivere qualche nota in lettura. Avevo iniziato a mettere giù qualche nota, ma la principessa è sempre in un altro computer. In generale, a parte il manuale di scrittura auto commentato dall’autore (nell’introduzione Pynchon dice perché l‘80% dei racconti pubblicati non lo soddisfa), suona tutto “dal futuro”. Nel senso: altro che anni ‘50 sulla strada o cose simili. Sembra più Less than zero e “guarda mamma senza mani!” mi scrivo addosso con tante parole in tante lingue diverse dall’inglese. Quindi bene.

Malaparte#

Visti i tempi ho preso Tecnica del colpo di stato. Non so cosa mi aspettassi, però ci sono già un po’ di cose più che degne di nota. Dall’introduzione, in cui Malaparte si toglie i sassolini dalle scarpe su ex collaborazionisti che adesso si dichiarano compagni illibati (chi sono?) e amicone di Ciano, a un po’ tutto quello che ho letto in cui Malaparte da il diplomatico, interprete e, in generale, quello che conosce tutti ed è sempre lì (anche se Hitler viene ritratto a intuito). A volte sembra che racconti leggendo dal libro del DM.

Altra nota socio-letteraria anni ‘30: il francese si copia e incolla (ehm, trascrive) senza tradurlo. L’inglese si traduce.

E i contenuti? Diciamo che ci sono tanti nomi oltre a quelli noti (Piłsudski?). E, sul versante pratico concettuale del colpo di stato, Trotsky ne esce come figura molto più rilevante rispetto alla versione del sussidiario per cui “c’è Lenin, poi arriva Stalin. Di mezzo c’era pure Trotsky. Che però conta meno, perde e ci resta male. E finisce anche male a causa di Stalin che va a prenderlo in Messico.”.

Non so quando finirò. Però per ora è qualcosa.

(Fun fact: quando Malaparte va in giro per Firenze e mostra al suo neoamico scrittore inglese come sta avvenendo i colpo di stato fascista a volte sembra di leggere, per davvero, uno dei racconti di Pynchon. Per dirla alla Dune “trame dentro trame”.)

McLuhan e La galassia Gutenberg#

Mai letto McLuhan, iniziato per… boh. Credo eccesso di citazioni da troppe parti che è giunto il momento di darci un’occhiata. Lette le glosse e la prima trentina di pagine. Mosaico di citazioni messe in gile. Strano. Bello e fastidioso a seconda del momento.

Chissà se ChatGPT può scriverla una cosa del genere. E chissà se, a prescindere da come la scrivi, oggi potrebbe essere una cosa pubblicabile.